Il presente lavoro analizza la registrazione alla nascita dei bambini dal punto di vista del Diritto Internazionale e in particolare del Diritto Internazionale dei Diritti Umani, con specifica attenzione al caso della Repubblica Democratica del Congo. Sebbene il diritto ad essere registrati alla nascita venga stabilito sia dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia sia da numerosi strumenti di diritto internazionale, il numero di bambini sotto i cinque anni d’età non registrati alla nascita raggiunge i 230 milioni, secondo dati ONU del 2013. L’impossibilità di ottenere un certificato di nascita implica il mancato riconoscimento del neonato da parte dello Stato; come conseguenza, milioni di persone vengono private della possibilità di godere dei propri diritti fondamentali in quanto invisibili agli occhi dei governi e delle società. Questa lavoro intende pertanto esplorare le cause che portano alla negazione così frequente di tale diritto fondamentale del bambino, e investigare le modalità secondo cui il diritto nazionale congolese integri il diritto alla registrazione alla nascita e lo armonizzi con il quadro normativo internazionale. In seguito ad una breve contestualizzazione sincronica dello Stato in esame, viene studiato il quadro giuridico pertinente.